di Monica Vistali
Il nuovo presidente da anni è figura nota della collettività italiana. Oltre a partecipare alle attività di Faiv e Fedeciv, è stato collaboratore e segretario nelle giunte direttive guidate dai vecchi presidenti, Cono Siervo e Cesare Mazocca. In un primo momento, in quanto ingegnere elettrico, si occupava del mantenimento del sistema elettronico.
Raggiunto telefonicamente dalla Voce, Lombardi ci tiene a sottolineare l’apatia generalizzata di cui sembrano vittime tutti i club italiani.
- Non ci interessano i riconoscimenti - afferma il neopresidente - quello che vogliamo è lavorare per la collettività. Ognuno di noi deve contribuire con il suo granello di sabbia, a prescindere dalla giunta che presiede il gruppo in un determinato momento. Come ho detto prima delle votazioni, se non fossi risultato vincitore sarei stato comunque tra i principali collaboratori della giunta ‘avversaria’.
Commentando la nomina di Lombardi, l’ex presidente della Casa d’Italia Cono Siervo afferma:
- Sono davvero felice che abbia vinto lui perchè è un gran lavoratore ed ha tutte le carte in regola per stare di fronte alla collettività. Sono convinto che sarà un buon presidente e che avrà l’appoggio di tutti quelli che lo hanno preceduto.
Per quanto riguarda il programma, Siervo specifica:
- Certamente tra i compiti che dovrà affrontare come nuovo presidente ci sono la ristrutturazione del settore sport, dobbiamo potenziare la pratica del nostro calcio italiano, e il miglioramento della ristorazione all’interno della Casa d’Italia, cercando di offrire un menù mediterraneo più ricco di cucina tipica italiana. Infine, non dovrà abbassare la guardia sulla tutela della nostra tradizione e dei nostri costumi, che rischiano di essere dimenticati.
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