Invitati per rappresentare l’Italia il presidente dell’Unione Mondiale Agronomi Universitari, una docente di Diritto della Legislazione Ambientale della Scuola di Sant’Anna e dell’Università di Pisa, una professoressa degli Atenei di Pisa, Udine e Padova
CARACAS - L’insicurezza alimentare, in un ambiente caratterizzato dalla crescente presenza della globalizzazione, è stato uno dei temi principali dibattuti al “II Congresso Internazionale del Diritto Agrario” che si chiude oggi nell’auditorio del Tribunale Supremo di Giustizia di Caracas.
L’italiano Alfredo Massart, presidente dell’Unione Mondiale Agronomi Universitari (UMAU), ha presenziato all’evento rappresentando l’Italia insieme a Paola Ercoli Massart, docente di Diritto della Legislazione Ambientale della Scuola di Sant’Anna e dell’Università di Pisa, e María Grazia Alabrese, professoressa della Scuola Sant’Anna e degli Atenei di Pisa, Padova ed Udine. Tra gli invitati internazionali anche alcuni esperti provenienti da Cuba, Brasile, Costa Rica, Argentina e Spagna, che insieme agli anfitrioni hanno discusso un’ampia agenda di aspetti relativi a: diritto all’alimentazione, biotecnologia e agricoltura, utilizzo dei transgenici, globalizzazione della'gricoltura, dominio delle transnazionali degli alimenti, uso razionale del terreno.
Alfredo Massart, parlando della sicurezza alimentare, ha ricordato che nel mondo esistono circa 900 milioni di persone che soffrono la fame ed ha citato come una delle principali cause di questa realtà l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari basici come il granoturco e il mais, i cui prezzi sono lievitati rispettivamente del 21 e del 39 per cento. Inoltre, ha dichiarato che esistono numerosi Paesi in cui una persona deve destinare fino al 50 per cento delle sue entrate per garantirsi una alimentazione minima. Il problema, ha poi affermato, si acutizza per la presenza di politiche agricole inadeguate e per uno scarso investimento nel settore primario dell’economia.
M.V. (La voce d'Italia)
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