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martedì 3 maggio 2011

Operai e garibaldini italiani sugli schermi di Caracas

CARACAS – Una giornata, quella di oggi, all’insegna del cinema italiano. Alle 14.30, negli spazi della Cinemateca Museo di Bellas Artes, verrà proiettato il film “Una giornata particolare”, per il ciclo “Il cinema e la classe operaia”. Per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia, invece, l’Istituto Italiano di Cultura ha organizzato per le ore 10, sullo schermo della Biblioteca Nazionale di Caracas, la proiezione del film “In nome del papa re”. Infine, la “Cinemateca Fundación Centro de Estudios Latinoamericanos Rómulo Gallegos” (Celarg) proporrà, alle 17, il celebre film di Elio Petri, “La classe operaia va in Paradiso”,



Una giornata particolare


Il film, girato nel 1977 da Ettore Scola, riassume la vita di due persone segregate in casa dal fascismo: Antonietta, madre di sei figli, sposata a un impiegato statale fascista, e Gabriele, un radiocronista gay epurato per il suo orientamento sessuale. I due si conoscono e si amano in una "giornata particolare", quella dell'arrivo di Hitler a Roma prima della seconda guerra mondiale, nella quale tutti gli abitanti del palazzo dei due protagonisti sono andati alla grande manifestazione fascista.
Si incontrano, si conoscono, diversi, uniti solo dalla solitudine delle loro anime, lei perché non ha altra identità che quella di madre vessata dal marito, lui perché dovrà lasciare l'uomo che ama. Un fugace atto di sesso sarà per l'una una scoperta di scelta, per l'altro una mera parentesi. La giornata volge al termine e tutto si ricompone, bussano alla porta di Gabriele per portarlo al confino, torna la famiglia vociante, tutto sotto gli occhi indiscreti della portiera.
Attori in scena Sophia Loren, Marcello Mastroianni, John Vernon, Françoise Berd e Patrizia Basso. Nella parte di una figlia emancipata della protagonista recita la futura donna politica Alessandra Mussolini, nella realtà nipote di Benito Mussolini.

In nome del papa Re
Il film di Luigi Magni, anno 1977, è ambientato nello Stato Pontificio. È l’anno 1867, mentre Garibaldi sta marciando su Roma, alcuni insorti fanno saltare la caserma Serristori, provocando la morte di 23 zuavi del contingente francese che Napoleone III° ha inviato in difesa del potere temporale del Papa. Vengono arrestati tre rivoluzionari, Cesare Costa, Gaetano Tognetti e Giuseppe Monti. La contessa Flaminia è la madre di Cesare Costa, figlio segreto e illegittimo, che ha avuto vent’anni prima da monsignor Colombo di Priverno, giudice del Supremo Tribunale Pontificio, dal quale si reca per salvare il ragazzo. Monsignor Colombo riesce a farlo liberare e lo ospita a casa sua, per poi difendere presso il Tribunale Pontificio con un discorso sovversivo la causa di Monti e Tognetti. I due patrioti vengono, però, giustiziati e monsignor Colombo arrestato.

La classe operaia va in Paradiso
Protagonista di questo film classe 1971 è Lulù Massa, un campione del cottimo con cui mantiene due famiglie, finché un incidente gli fa perdere un dito. Da ultracottimista passa a ultracontestatore, perde il posto e l'amante, si ritrova solo. Grazie a una vittoria del sindacato, è riassunto e torna alla catena di montaggio. È un aguzzo e satirico ritratto della condizione operaia e della sua alienazione nonché primo film italiano che entra in fabbrica, analizzandone il sistema e mettendone a fuoco i vari aspetti, compresi i rapporti tra uomo e macchina, tra sindacato e nuova sinistra, tra contestazione studentesca e lotte operaie, repressione padronale e progresso tecnologico.

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