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lunedì 18 aprile 2011

Con l'italiano Delli, in scena la pazzia


di Monica Vistali

CARACAS - Venerdì sera la pazzia è andata in scena. L’opera “Geranio” è stata infatti sul palcoscenico del teatro Premium del Centro commerciale Los Naranjos di Caracas, per raccontare ancora una volta le peripezie di un uomo, Gerani, interpretato da Nacho Huet, caduto per errore in un manicomio. Sul palco anche Antonio Delli, attore venezuelano di origine italiana che in questa piece interpreta Nicolás, un ‘bambino grande’ con fantasie platoniche sulla sorella, un’artista famosa che gli fa visita in borghese perchè il pubblico non sappia che custodisce un fratello in un centro di salute mentale.
I personaggi - con il protagonista e Nicolás anche Guy, dagli stratti rapporti con Pitagora e Shakespeare, e Guillermo, uno schizofrenico che si crede Alessandro Magno - sono rinchiusi nel significativo T.E.A.T.R.O (Terapia Experimental para Adultos Radioquinésicos Ocasionales) dove, ammette uno, “si è veramente liberi”. Ma Geranio trascorre il tempo ad inventare sempre nuove prove perché infermieri e viglianti si rendano conto che pazzi sono gli altri, non lui.
Antonio Delli è attore di cinema e televisione. Oltre a telenovelas e numerosi cortometraggi, è apparso nelle pellicole “Anonymous”, “Real Madrid”, “Miranda” e “Una abuela virgen”. Si è laureato in ‘Comunicacion Social’ presso la Ucv di Caracas ed è speaker per i canali History Channel, Sun Channel, Vale Tv. Nonostante svolga svariate attività, l’amore per il teatro non lo ha mai abbandonato: Ha recitato sui palcoscenici di “Ciertas Condiciones Aplican”, “La morte e la fanciulla”, “Sogno di una notte di mezza estate” e sogna i teatri d’Europa. I suoi maestri di recitazione sono Cosme Cortazar, Jack Lemmon, Robert De Niro e John Malcovich.
Anche se è nato a Caracas, Delli conserva l’amore per il Belpaese, da dove provengono i suoi genitori. È grande tifoso del calcio italiano e della pasta alla bolognese.
La piece “Geranio”, scritta da Xiomara Moreno e portata in scena per la prima volta nel 1989, è diretta da Javier Vidal. Nel 2000 è apparsa tra le opere della Bibliografia essenziale del ‘Teatro Hispanoamericano Contemporaneo’ e nel 2002 è stata tradotta in italiano dal drammaturgo catanese Francesco Randazzo.
In scena venerdì e sabato alle 20, la domenica alle 18.

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