CARACAS
- L'ANSA ha pubblicato oggi l'articolo "Venezuela, Governo:
Chávez non ci sarà a insediamento", relativo al caso '10
gennaio', data in cui Chavez
dovrebbe giurare davanti al Parlamento per assumere ufficialmente
l'incarico di presidente della Repubblica, incarico che si è
guadagnato vincendo le elezioni del 7 ottobre scorso (8mln e mezzo di
voti).
In
questo articolo, per annunciare che Chàvez non sarà a Caracas
questo giovedì per l'insediamento (così ha detto ieri il Presidente
del Parlamento, Diosdado Cabello) e per spiegare l'attuale situazione
politica venezuelana, si riportano esclusivamente le opinioni di
Henrique Capriles Radonski, leader della coalizione dell'opposizione,
Mud; della Conferenza episcopale e del Dipartimento di Stato Usa.
Alla faccia dell'imparzialità! Ma in realtà la notizia è che ieri
il Parlamento venezuelano, in sua maggioranza chavista, ha approvato
che il Presidente Chávez realizzi il suo giuramento in un secondo
momento davanti al Tribunale Supremo di Giustizia.Si può fare? Ecco,
in realtà, come stanno le cose.
Prima
di tutto bisogna premettere che Chavez è un presidente non
precisamente eletto ma ri-eletto e che quindi, almeno secondo il
governo, il giuramento di giovedì è una pura formalità. Ma
lasciando da parte questo, la Costituzione è chiara, e nell'articolo
231 dice che se "per cause sopraggiunte", e sembrerebbe
questo il caso, il nuovo Presidente non può giurare in Parlamento il
10 gennaio, lo può tranquillamente fare davanti al Tribunale Supremo
di Giustizia. La carta non fissa a questo proposito limiti temporali.
Poi
c'è la questione dell'assenza temporale e dell'assenza assoluta del
Capo di Governo, entrambe previste dalla Costituzione.
L'assenza
temporale ammette un'assenza del presidente per 90 giorni rinnovabili
di altri 90, quindi una copertura di 6 mesi durante i quali
attuerebbe il Vicepresidente dell'Esecutivo, in questo caso Nicolas
Maduro. Ma bisogna precisare che al
momento Chávez si trova a Cuba per un permesso datogli all'unanimità
dal Parlamento, e quindi la sua mancanza dal territorio della
Repubblica è perfettamente legittima.
Infine
c'è l'assenza assoluta, che si profilerebbe nel caso della morte di
Chávez o di una sua incapacità fisica o psichica permanente
comprovata da un'equipe medica designata dal Tribunale Supremo di
Giustizia e convalidata dal Parlamento. Se viene dichiarata la
assenza assoluta, la Carta prevede che vengano convocate nuove
elezioni entro 30 giorni. Per ora comunque, non ci sono i presupposti
per richiamare questa possibilità, e qualsiasi movimento in questa
direzione profilerebbe un tentativo di colpo di stato (cosa che
l'opposizione ha già fatto nel 2002).
Se
poi le cose andassero per le lunghe, la parola tornerebbe al popolo.
La Costituzione voluta da Chávez e sottoposta a referendum popolare
durante il suo primo mandato (che dittatore!), prevede infatti che
dopo tre anni di governo possa essere convocato un referendum
revocatorio del Presidente della repubblica (che dittatore!).
L'opposizione ha già tentato questa via anni fa, ma anche in quel
caso i venezuelani hanno deciso di restare con il loro Comandante!.
Qui
il link:
http://ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2013/01/08/Venezuela-Governo-Chavez-ci-sara-insediamento_8044955.html
Monica Vistali
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