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mercoledì 28 luglio 2010

Dall'Abruzzo al Venezuela 80 mila euro per polizze sanitarie

Di Monica Vistali

CARACAS - Già la prossima settimana arriverà una parte degli 80 mila euro stanziati martedì dal Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo (Cram) e destinati ai corregionali in Venezuela che necessitano una polizza sanitaria ma versano in situazione di forte disagio economico.
Questa prima parte di finanziamento, ci spiega Riccarco Chiavaroli, consigliere regionale del Pdl e componente del Cram, “servirà ad aprire il conto corrente che sarà legalmente affidato alla Fondazione Abruzzo Solidale, la quale ha fatto richiesta del finanziamento ed ha attivato la procedura. La Fondazione - prosegue Chiavaroli - dovrà poi coordinarsi con tutte le altre associazioni del Venezuela per individuare i corregionali più bisognosi e stilare un elenco con i nomi degli abruzzesi cui stipulare le polizze sanitarie. Solo a quel punto, il gruppo di lavoro del Cram provvederà all’erogazione completa del denaro”.
Un lavoro in concerto, quindi, come assicurato dal Presidente della Fondazione Abruzzo Solidale, Amedeo Di Lodovico. “Convocheremo tutte le associazioni abruzzesi e molisane del Paese - afferma - per scegliere i beneficiari del finanziamento e gestire il tutto in forma onesta, comunitaria e trasparente”. Una puntualizzazione importante, date le continue diatribe che separano tra le associazioni regionali, soprattutto la Fondazione Abruzzo Solidale e la Federazione delle Associazioni Abruzzesi.
Anche la sedi diplomatiche italiane sono state e saranno chiamate in causa dal progetto. Come spiega Chiavaroli, “l’Ambasciata ha svolto un grande lavoro di verifica della fattibilità del finanziamento e della validità delle associazioni abruzzesi ed ora - come annunciato martedì dal Consigliere politico Alberto Pieri - avrà certamente un ruolo di supervisione” e controllerà che i destinatari dei fondi non siano favoriti già da altri contributi statali. Per quanto riguarda il Consolato generale, se Chiavaroli afferma che "non avrà nessun compito" e che il finanziamento non sarà dato alla sede consolare perchè "i beneficiari i passato si sono dimostrati reticenti a richiedergli soldi", Di Lodovico auspica la presenza di “una figura di riferimento incaricata di aiutare Abruzzo Solidale ad accertare l’effettiva ‘abruzzesità’ dei potenziali beneficiari e la loro situazione economica”.
Certamente 80 mila euro non saranno sufficienti a soddisfare in toto le esigenze della comunità abruzzese nel Paese. Come ci ricorda Di Lodovico e come dichiarato in passato dal Console generale Giovanni Davoli, infatti, il costo di un’assicurazione sanitaria Rescarven “non è più quello di una volta”. Ma Chiavaroli assicura che, con il suo gruppo di lavoro, cercherà in futuro di far arrivare in Venezuela nuovi finanziamenti.
Oggi il gruppo di lavoro del Cram spedirà alla Fondazione Abruzzo Solidale e di riflesso a tutte le associazioni abruzzesi riconosciute una lettera d’istruzioni in cui si spiegherà nel dettaglio il procedimento da seguire per ricevere i fondi stanziati.
La Fondazione Abruzzo Solidale è nata da un’idea dell’ex Presidente del Cram, Donato Di Matteo, con la precisa finalità di portare aiuto sanitario ai corregionali in difficoltà economiche.
La richiesta di un fondo economico per abruzzesi in condizione di disagio presentata in un primo momento dalla Fondazione, venne accantonata temporaneamente a cavallo del noto ‘buco sanitario’ abruzzese. Dopo il il cambio della guardia dei vertici politici regionali, è stato ripreso il progetto con cui ora alcuni emigranti potranno godere finalmente di adeguate cure assitenziali, mediche e farmaceutiche.

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