A carico di Pdvsa, del Potere Popolare e della Missione Ribas una parte delle 2 milioni di case in programma entro il 2017. L’opposizione: quello del governo è uno show mediatico, le cifre non tornano
di Monica Vistali
CARACAS (17/7/2011) – Prenderà il via questo lunedì la costruzione di 40 mila case in 22 stati del Paese, nell’ambito della “Gran Missione Casa Venezuela”: il programma sociale che vuole dimunire il deficit abitazionale della nazione sudamericana.
Oggi il coordinatore dell’“Órgano Superior de Vivienda y Hábitat”, Rafael Ramírez si è incontrato con i rappresentanti del Potere Popolare e della Missione Ribas per rivedere 2.246 progetti; eleborare un cronogramma di esecuzione; accordarsi sui preventivi e la quantità di materiali necessaria per i lavori di costruzione, per il sumministro dei quali si firmeranno 34 accordi con imprese private e pubbliche.
Ramírez, che è anche ministro dell’Energia e del Petrolio e presidente della società statale petrolifera Pdvsa, ha dichiarato che è in programma la costruzione di 12 mila abitazioni per lo stato Anzoátegui; 300 per quello insulare di Nueva Esparta; 1090 per Guárico; 1.800 per Miranda; 455 per Amazonas; 692 per lo stato Bolívar; 2.975 per Sucre e 4.385 per Monagas. Inoltre, 778 per il Delta Amacuro; 600 per Yaracuy; 19 per Cojedes; 1600 per Carabobo; 300 per Aragua; 1.315 per Falcón; 500 per Lara; 830 per Portuguesa; 1.700 per Barinas; 875 per Apure; 1.310 per Trujillo; 732 per Táchira; 938 per Mérida e 5.400 per lo stato Zulia.
La edificazione dei nuovi immobili è a carico di Pdvsa, del Potere Popolare e della Missione Ribas. Ramírez ha spiegato che quest’ultima ha preso l’impegno di costruire 15 mila abitazioni “che saranno innalzate dalle Brigate della Costruzione di questa Missione”.
La Gran Missione Casa fu lanciata il 30 aprile. L’obiettivo è la edificazione di 2 milioni di abitazioni entro il 2017, meta cui dovrebbero convergere gli sforzi del governo, del settore privato e del popolo organizzato. I 40 mila immobili fanno parte delle 96.366 abitazioni che il governo ha intenzione di edificare con le risorse approvate la scorsa settimana dal presidente della Repubblica, Hugo Chávez: 14 mila milioni di bolívares e 1.700 milioni di dollari. In calendario per quest’anno 153 mila case.
Da L’Avana, dove si è recato per proseguire i trattamenti medici contro il cancro, Chávez ha esaltato i meriti della “Gran Missione Casa Venezuela” con un messaggio Twitter.
“Molto bene la Gran Missione Casa Venezuela! Complimenti a Rafael Ramírez e a questo esercito di costruttori! Vivremo e vinceremo” ha scritto.
L’opposizione, nella persona del coordinatore nazionale di “Primero Justicia” Julio Borges, evidenzia però le lacune dei progetti governativi, additati di essere un puro “show mediatico farcito di bugie e inconsistenze, dove neppure le cifre coincidono”.
Secondo quanto dichiarato dal diputato, fino ad oggi sono solo 5.002 le case terminate e consegnate, a fronte delle 82.962 che dovrebbero già essere abitate dalle famiglie venezuelane. Inoltre, secondo Borges si scorgono contraddizioni tra i numeri dichiarati dal ministro Ramírez (18.161 abitazioni concluse, delle quali 12.115 edificate dal settore pubblico e 6.045 dal settore privato) e quelli che risultano dai dossier della Banca Centrale del Venezuela, secondo cui da gennaio a marzo 2011 erano state costruite 11.598 abitazioni in tutto il Paese (di cui solo 1.601 ad opera del settore pubblico).
“Siamo seri, smettetela con questo show della Gran Missione Casa, ingannando il popolo che continua a sperare di avere una casa degna” ha concluso Borges.
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