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lunedì 14 maggio 2012

Caracas, un'intesa tutta lucana per la sanità


CARACAS – Il console generale d’Italia, Giovanni Davoli ha incontrato nel Consolato di Caracas la delegazione lucana in visita in America Latina - arrivata per partecipare al “II Forum mondiale delle donne lucane” svoltosi ad Asunción, in Paraguay - ed insieme hanno visitato l’ambulatorio medico realizzato con i fondi regionali per l’assistenza gratuita dei lucani indigenti.
All’incontro erano presenti il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Vincenzo Folino; il presidente della Commissione regionale lucani all’Estero Antonio Di Sanza ed il funzionario dell’Ufficio Internazionalizzazione della Regione Rocco Romaniello; il presidente dell’Associazione Assolucana Roberto Marinaro; il direttivo della Federazione lucana in Venezuela: il presidente ‘decano’ Biagio Ignacchiti, il vicepresidente Antonio Pucillo, il tesoriere Angelo Tenore e il direttore Antonio Azzato. È la prima volta che un Presidente della Regione Basilicata visita la colettività in Venezuela.
Il presidente Folino ha voluto ricordare come “negli anni scorsi i lucani di Caracas decisero di realizzare una struttura sanitaria anziché acquistare una sede, continuando ad utilizzare per attività sociali e culturali il Centro italo-venezuelano della capitale che, tra l’altro, sarà retto nei prossimi due anni da due lucani: il presidente Pietro Caschetta (originario di Melfi) e dal vicepresidente Antonio Pucillo (di Pescopagano)”.
Una scelta “bellissima e meritoria” secondo il Console Davoli, che ha sottolineato come “pur essendo una piccola comunità” (circa 3000 i lucani in Venezuela, la metà nella capitale), gli immigrati dalla Basilicata “hanno fra loro un livello di aggregazione molto forte e svolgono un grande lavoro di solidarietà”.
Davoli, che da quando ha assunto la funzione di Console ha “sempre cercato di promuovere convenzioni con l’associazionismo sul piano dell’assistenza sanitaria” perché “hanno un rapporto costi/benefici altissimo e permettono di aiutare centinaia di persone”, ha quindi dichiarato la disponibilità del Consolato a contribuire con fondi propri a potenziare la struttura ambulatoriale (dove oggi vengono assicurate prestazioni di medicina generale, endocrinologia, cardiologia e odontoiatria) con l’intento di permettere anche a tanti altri italiani di poter usufruire dei servizi sanitari erogati. Attraverso una intesa tra Consolato, Uffici della Giunta regionale, Commissione dei lucani all’estero e Federazione dei lucani di Caracas, si cercherà soprattutto di potenziare il settore della cardiologia, al momento inadeguato ed insufficiente rispetto alla domanda di prestazioni.
Il presidente Folino ha dichiarato la disponibilità della Regione sia a potenziare l’ambulatorio che a renderlo disponibile per altri italiani in difficoltà, secondo le procedure stabilite dal Governo italiano, e ha ringraziato il Console consegnandogli la medaglia di rappresentanza del Consiglio regionale della Basilicata.
Oggi esistono tre ambulatori per gli italiani in Venezuela: oltre a quello dei lucani (che assiste circa 50 corregionali indigenti indicati dal Consolato e agli altri italiani offre tariffe speciali) c’è quello presso il Civ di Caracas e quello gestito dall’Associazione Campani.

Sconti per il turismo
La delegazione lucana si è proposta di promuovere la Regione Basilicata in Venezuela sul piano del turismo.
In questa direzione, ha informato dello stimolo dato al ‘turismo di ritorno’ attraverso un pacchetto di contributi diretto ai gruppi turistici organizzati e composti da un minimo di 25 lucani. Si tratta di una riduzione del 25% sul prezzo dei biglietti aerei e del 10% sul costo del pernottamento nelle strutture alberghiere, oltre ad un contributo di 1000 euro per un autobus destinato al prelievo e al ritorno in aeroporto e al trasporto interno alla Regione durante la vacanza. Analoghi contributi, ma ridotti, sono previsti per i gruppi di turisti non lucani.

Lucani nel mondo
La delegazione guidata dal Presidente Folino durante questo breve viaggio ha visitato, oltre a quelle del Venezuela, le collettività lucane del Perù e del Paraguay.
A Lima, dove “quella lucana è l’unica associazione regionale italiana” e dove “si è creato un feeling grazie al fondo degli investimenti italoperuviano”, è stato presentato un progetto di cooperazione relativo al latte d’asino che vede il Perù occuparsi della produzione e la Basilicata della trasformazione e commercializzazione dei prodotti latticini. Tutto, ha spiegato Folino, con una “politica inclusiva delle comunità peruviane”.
In Paraguay, invece, oltre ad assistere al “II Forum mondiale delle donne lucane” la delegazione si è focalizzata sulla prossima intesa che verrà firmata tra i due Governi e che consentirà concretamente agli oriundi italiani di avere la doppia cittadinanza e il passaporto italiano.
La comunità lucana all’estero si concentra attorno a 170 associazioni in 21 Paesi del mondo. È la prima volta che un Presidente del Consiglio regionale della Basilicata visita il Venezuela ma i presidenti delle Associazioni e delle Federazioni si recano periodicamente in Italia per mantenere saldi i rapporti e il Presidente della Commissione regionale lucani all’Estero ogni 3-4 anni fa tappa in Venezuela (l’ultima volta fu tre anni fa, cinque in visita ufficiale). L’anno scorso una delegazione lucana ha visitato Montevideo, Santiago del Cile, Buenos Aires e Rosario, mentre nel 2013 si recherà a Panama, in Equador e in Colombia.
(Monica Vistali/La Voce d'Italia)

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