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giovedì 24 maggio 2012

Dalle corde di Zea alle arie della Traviata, a Caracas risuona l'Italia


CARACAS - Sarà a fine giugno, probabilmente venerdì 29, la messa in scena dell’opera lirica "La Traviata", in programma al Teatro Teresa Carreño di Caracas.
A ridare vita al capolavoro verdiano, evento clou del calendario culturale italiano di quest’anno, sarà l’Orchestra Simon Bolivar diretta per l’occasione dal Maestro Diego Matheus, attualmente direttore musicale al Teatro La Fenice di Venezia (lo stesso teatro dove, nel 1853, la "Traviata" venne rappresentata per la prima volta).
Tratta dalla pièce teatrale di Alexandre Dumas (figlio) "La signora delle camelie", "La Traviata" viene considerata l’opera più significativa e romantica di Verdi e fa parte della ‘trilogia popolare’ assieme a "Il trovatore" e a "Rigoletto".
La realizzazione dell’evento è resa possibile grazie al patrocinio dall’Ambasciata d’Italia, che ha chiesto ad alcune imprese italiane attive sul territorio di contribuire economicamente all’iniziativa. Hanno risposto all’appello, almeno per ora: Eni, Ansaldi, Ghella, Iveco, Impregilo, Trevi, Pirelli e, per un importo minore, anche la Camera di Commercio venezuelano-italiana (Cavenit).
Sempre sul fronte culturale, la Fondazione dell’Accademia alla Scala dovrebbe arrivare in Venezuela a novembre per un concerto che darà inizio ad una serie di attività in collaborazione con il Sistema di orchestre del maestro Abreu.

Stasera il chitarrista Luis Zea

Nell’attesa delle note verdiane, gli amanti della musica possono assistere al concerto del chitarrista classico Luis Zea, questa sera alle 18.30, nell’Auditorio della Asociación Cultural Humboldt (Calle George Washington con Juan Germán Roscio, Urb. San Bernardino, Caracas).
Il concerto sarà diviso in due parti: "Musica italiana" e "Musica venezuelana". Per la prima sezione il musicista interpreterà opere del rinascimento come "Ricercare" di Francesco Da Milano e "Due sonate" di Domenico Scarlatti; opere del periodo classico (Matteo Carcassi e Mauro Giuliani) e romantico (Giulio Regondi). Per quanto riguarda la musica ‘criolla’, opere dell’italo-venezuelano Antonio Lauro ("María Carolina", "Ana Cristina" e "Pasaje Aragüeño"), di Otilio Galíndez ("Mi tripón") e Henry Martínez ("Oriente es otro color").
Patrocinano l’evento l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura. Entrata libera.
(Monica Vistali/La Voce d'Italia)

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