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mercoledì 30 maggio 2012

Sequestri in Venezuela, l'esperto: "2012 anno tragico, ma i casi sono diminuiti". Intanto il Pd interroga il ministro Terzi sul caso dei coniugi Di Pietro

CARACAS - La parlamentare del Pd Pina Picierno ha presentato giovedì 24 un'interrogazione al ministro degli Esteri, Giulio Terzi in merito al duplice omicidio dei due coniugi di origine casertana, Salvatore Di Pietro e Teresa Del Salvio, sequestrati e ritrovati morti su una spiaggia di Maracaibo.
- La tragica vicenda che ha portato alla morte dei coniugi Di Pietro a Maracaibo in Venezuela lascia increduli e sconcertati. La dimensione del fenomeno dei sequestri, soprattutto in danno di cittadini italiani, ha assunto proporzioni enormi, andando a rappresentare il principale canale di finanziamento delle attività illecite del narcotraffico locale.
La parlamentare democratica, che attraverso il Dipartimento Affari esteri del Pd si è messa già in contatto con la Farnesina e con l'Ambasciata italiana a Caracas, fa sapere che "oltre il 90% di questi delitti rimane irrisolto, ed è per questa ragione che ho presentato una interrogazione al Ministro Terzi affinché solleciti, attivando gli opportuni canali diplomatici, le autorità venezuelane a far piena luce sull'accaduto, assicurando i responsabili alla giustizia, per rispetto alle vittime e ai loro familiari".
In realtà il numero di sequestri di persona a danni di italiani o italovenezuelani è diminuito nel tempo, almeno per quanto riguarda i casi di cui si è occupato l'Esperto Antisequestro dell'Ambasciata d'Italia in Venezuela, Giuseppe Scrima: 40 sequestri nel 2008, 23 nel 2009, 15 nel 2010, 13 nel 2011 e 8 in questa prima parte del 2012. La gente ha paura a denunciare?
Per quanto riguarda l'esito dei sequestri, con 3 morti su un totale di 8 connazionali sequestrati, quella del 2012 è una media alta se comparata con i dati degli anni precedenti. Nel 2011, infatti, si è registrato un omicidio su 13 rapimenti, uno su 15 nel 2010. Nel 2009 sono stati rilasciati tutti i 23 italiani o italo-venezuelani sequestrati, mentre nel 2008 su un totale di 40 sequestri si conta un solo caso di morte. Due gli omicidi nel 2007, cinque invece nel 2006.
Anche se negli ultimi anni non si sono mai registrati sequestri negli stati Falcón o Sucre, mentre nello Zulia solo nel 2008 ci sono stati ben 12 casi di connazionali rapiti, non esistono, secondo Scrima, regioni più pericolose di altre. L’anno scorso, per esempio, gli italiani sequestrati risiedevano tutti in zone diverse del Paese. I trend regionali sarebbero dovuti alla consistenza della comunità italiana residente e alla posizione economica delle singole famiglie.
Monica Vistali


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