di Monica Vistali
CARACAS – La Biennale di Venezia arriva questa sera a Caracas con l’esposizione “MostraArte - Daini e Mazzei a Venezia”, che sarà inaugurata alle 19 negli spazi dell’Istituto Italiano di Cultura di Caracas (Av. San Juan Bosco, Altamira).
È la prima volta che l’Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, quest’anno alla sua 54esima edizione, varca i confini nazionali e si dirama negli 89 IIC sparsi in tutto il mondo. Lo fa in occasione del 150° anniversario dell’unità d’Italia con l’obiettivo di aprirsi agli italiani all’estero e mostrare i risultati dell’interazione tra la formazione artistica italiana e gli apporti delle diverse culture; una fusione che ha saputo creare forme nuove e che pervade oggi tutta l’opera degli artisti italiani che lavorano all’estero.
Le artiste al centro della mostra a Caracas sono la scultrice Rita Daini e la pittrice Annamaria Mazzei, le due italo-venezuelane scelte per partecipare con le loro opere alla Biennale veneziana che ha aperto le porte lo scorso 4 giugno. Alcuni loro lavori sono ora esposti nel Padiglione Italia dell’Esposizione Internazionale, curato da Vittorio Sgarbi, e altri saranno presentati questa sera all’IIC di Caracas.
Le opere di Annamaria Mazzei presenti a “MostraArte” sono quadri ed installazioni. Come spiega alla ‘Voce’ la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, Luigina Peddi, la pittrice lavora “decomponendo il quotidiano” senza mai rinunciare ad “un occhio alle ferite della natura”. Una denuncia che le dà l’occasione di esprimere il parallelismo tra le lacerazioni interne, dell’anima, e quelle esterne, dell’ambiente e dei corpi.
Rita Daini, scultrice, espone a all’IIC di Caracas opere in ceramica, terracotta e bronzo. Inizia il suo cammino artistico con figure stilizzate e forme geometriche per poi aprirsi a frammenti del quotidiano pervasi però da un movimento continuo che evoca il flusso vitale: acqua, pesci, fumo, il calore di una tazza di caffè che non perdono intensità espressiva nelle piccole dimensioni. Fotografa la realtà ma lascia aperta la porta del significato: “chiama in campo lo spettatore cui chiede di partecipare all’opera, di completarla, di colmarla di senso”, spiega Peddi.
La direttrice dell’IIC di Caracas sottolinea l’importanza della nuova composizione della Commissione che ha selezionato gli artisti, comprensiva non solo di critici e curatori ma anche di scrittori, giornalisti e uomini di cultura. Riprende le parole del noto critico Vittorio Sgarbi, secondo cui l’arte stava diventando “ghettizzata”, un circolo chiuso eletto dagli specialisti secondo i loro canoni, gusti ed interessi. La nuova formazione del gruppo di selezionatori, secondo Peddi, permette alla Biennale di “aprirsi anche al pubblico, al feedback dei fruitori generici”.
L’esposizione “MostraArte” sarà aperta al pubblico fino a sabato 30 luglio. Orario: dalle 9 alle 16. Entrata libera.
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