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lunedì 27 giugno 2011

PETROLIO: Al Venezuela $ 5.500 milioni da banche italiane e cinesi

CARACAS - Il Venezuela riceverà un credito di 5.500 milioni di dollari da banche italiane e cinesi per finanziare progetti petroliferi multimilionari nella Fascia dell’Orinoco. Lo ha reso noto il giovedì il ministro dell’Energia, Rafael Ramírez.
L’impresa mista con China National Petroleum Corporation (CNPC) riceverà un finanziamento di 4.000 milioni di dollari mentre a quella con l’italiana ENI saranno consegnati 1.500 milioni di dollari. Anche se il ministro non ha specificato la banche coinvolte nell’affare, si crede che gli istituti italiani potrebbero essere Intesa e Banca Popolare di Milano.
- Continuiamo a lavorare perché la maggior parte di questi crediti arrivino entro la fine di quest’anno - ha spiegato il presidente di Pdvsa - diamo molta enfasi alla Fascia dell’Orinoco e lavoriamo per trasformarla in un grande centro industriale, di servizi.

Esportazioni
Ramírez ha affermato che dopo le sanzioni applicate a Pdvsa dal governo di Washington per supposti commerci con l’Iran, il Venezuela sta dirottando in Europa le esportazioni occasionali agli Stati Uniti. Il Venezuela somministra ogni giorno agli Usa circa 1,1 milioni di barili petrolio e derivati.
- Gli Stati Uniti hanno commesso un grave errore - ha detto Ramírez - si stanno facendo male da soli attaccando un paese strategico.
La Fascia dell’Orinoco ha bisogno di circa 80.000 milioni di dollari in investimenti congiunti per estrarre fino a 2,1 milioni di barili al giorno e costruire e mantenere le raffinerie che trasformano il greggio in un prodotto adatto all’esportazione.

Eni indagata per corruzione internazionale
Mercoledì l’azienda Eni è stata iscritta dalla procura di Milano nel registro degli indagati nell’ambito di un’inchiesta giudiziaria per corruzione internazionale in merito ad alcune presunte tangenti che sarebbero stata pagate ai manager dell’Eni per appalti in Iraq e Kuwait. Poco dopo ha diramato un comunicato tramite il quale si è dichiarata parte lesa e ha informato di aver già disposto provvedimenti disciplinari e cautelari nei confronti dei dipendenti coinvolti.

di Monica Vistali



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