Visualizzazioni totali

giovedì 16 febbraio 2012

Bolívar a Milano, l’Ambasciatore venezuelano: “Velerà sull’amicizia tra i nostri popoli”


CARACAS – “E’ un segno di riconoscenza nei confronti di un grande leader che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del Venezuela e dell’America latina. Oggi il Consolato Generale della Repubblica Bolivariana del Venezuela a Milano, insieme alla comunità venezuelana residente in Italia, vogliono con quest’opera rendergli un tributo eterno”. Con queste parole il Console Generale Gian Carlo Di Martino ha presentato mercoledì mattina l’imponente busto in bronzo del ‘Libertador’ Simón Bolívar realizzato dallo scultore Carlos Prada, scoperto a Milano nella piazza dedicata al grande patriota tra Via Lorenteggio e Via Misurata.
La cerimonia si è svolta alla presenza dell’Ambasciatore del Venezuela, Isaías Rodriguez; del vicepresidente del Consiglio comunale, Andrea Fanzago; di Maria Paola Viale, manager dei servizi pervisti, immigrazione e passaporti Eni Servizi Spa; di Gladys Urbaneja, ambasciatrice del Venezuela all’Onu per l’Alimentazione e l’agricoltura; dei consoli del Venezuela Bernardo Borges (Napoli) ed Edwin Yánez (Roma).
L’evento è stato aperto dalle parole di benvenuto del Comune di Milano e dagli inni italiano e venezuelano.
- Bolívar aveva sognato, sin dalle prime vittorie, la possibilità che i Paesi del Sudamerica appena resi indipendenti coordinassero i loro sforzi e costituissero una vera forza unita nel panorama politico internazionale - ha detto Fanzago -. Un sogno rivelatosi irrealizzabile, ma che contiene un messaggio quanto mai valido ai nostri giorni per il Sudamerica come per altre aree del mondo, a partire dall’Europa. Per questo l’Amministrazione comunale di Milano e il Sindaco Giuliano Pisapia hanno accolto favorevolmente il dono offerto dal Venezuela.


Il busto dell’eroe nazionale cui si deve la liberazione e l’indipendenza del Venezuela dagli Spagnoli, donato dal Venezuela al Comune lombardo, riporta su una targa apposta sotto il busto la scritta: “Ogni popolo sarà libero come vorrà, e disporrà della sua sovranità secondo la volontà della sua coscienza”.
Simón Bolívar è universalmente noto per il suo decisivo contributo all’indipendenza di numerosi Paesi sudamericani: oltre alla sua patria, Bolivia, Colombia, Ecuador, Panama e Perù. Come ha ricordato l’Ambasciatore Rodríguez, recentemente la BBC di Londra lo ha definito come “l’americano più importante del XIX secolo” perché, tra le altre cose, “liberò i popoli ma non conquistò i loro territori e con il suo esercito percorse dieci volte la distanza coperta da Annibale, il doppio di quella di Carlo Magno”. Ad ospitare monumenti a lui dedicati, già le città di Roma, Napoli e L’aquila. Le piazze che portano il suo nome sono sparse in tutto il mondo: dall’America latina all’Egitto, dagli Stati Uniti all’Iran, oltre a vari Paesi europei quali Spagna, francia, Inghilterra e, ovviamente, Italia. 


Milano è una tappa importante nella vita dell’eroe. Racconta Rodríguez:
- Bolívar a Milano vide il popolo riunito a Porta Marengo e la carrozza imperiale trainata da otto cavalli. Vide Piazza Duomo e incrociò sulle sue scale il cardinale Caprara che si accingeva a benedire  Napoleone e Giuseppina. In quell’istante potè capire la differenza tra la gloria e la libertà, distinguere l’emancipazione dalla sottomissione. Da questa piazza - conclude - la colonna e l’immagine di Simón Antonio de la Santísima Trinidad Bolívar y Palacios veleranno sulla pace e l’amicizia tra i nostri popoli.
Questo meritato tributo all’eroe è stato possibile grazie alla collaborazione tra il Console Generale Gian Carlo Di Martino, l’Ente Nazionale Idrocarburi SpA (ENI), il Comune di Milano e l’artista Carlos Prada. Docente di arti plastiche e vincitore del Premio Nazionale d’Arte, Prada è un professionista che vanta un’ampia carriera artistica, per la quale ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali. Lo scultore ha eseguito diverse opere, tra cui l’opera monumentale realizzata a Puente Llaguno, in memoria dei compatrioti caduti durante gli avvenimenti dell’11 Aprile 2002, giorno del colpo di Stato a Hugo Chávez.
Il busto esposto a Milano è alto 120 centimetri, pesa più di 100 chili ed è dotato di un piedistallo in marmo sardo.
Gian Carlo Di Martino, di origine abruzzese, è tra le personalità politiche più in vista del Venezuela. È stato per 8 anni sindaco di Maracaibo, direttore nello Stato dello Zulia della Sicurezza e dell’Ordine pubblico e Commissario regionale antidroga. Nel 2007 è stato insignito dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dell’onorificenza di Commendatore dell’Ordine della Stella della Solidarietà italiana.
M.V.

Nessun commento:

Posta un commento