Visualizzazioni totali

giovedì 27 ottobre 2011

Migranti alla III Fiera dei popoli, fede all’insegna della diversità


di Monica Vistali

CARACAS - Celebrare la diversità culturale delle comunità migranti di Caracas e trascorrere una giornata di allegria all’insegna della fede. Questo l’obiettivo della Fiera dei Popoli organizzata dalla comunità dei Padri scalabriniani che si festeggerà domenica negli spazi della Chiesa Nostra Signora di Pompei della capitale.
Alla Fiera, quest’anno alla sua terza edizione, prenderanno parte migranti provenienti da ogni parte del mondo. Oltre ai latinoamericani - arrivati da Perù, Colombia, Brasile, Cile, Haiti ed Equador - saranno presenti la comunità cattolica siriana e quella anglofona della Missione San Thomas, che raggruppa fedeli originari di Stati Uniti, Canada, Trinidad e Tobago, Nigeria, Guyana, Filippine e Irlanda. Non mancheranno, infine, gli italiani del Venezuela.
La giornata di festa inizierà alle 12 con la celebrazione della Santa Messa dedicata al popolo dei migranti. La funzione sarà animata da interventi e canti realizzati in lingue diverse: spagnolo, italiano, inglese, francese, arabo e haitiano. Sull’altare i rappresentanti delle diverse comunità.
Al termine della funzione, si aprirà un pomeriggio all’insegna del divertimento e delle tradizioni. Ogni comunità offrirà il meglio della propria cucina tipica e del proprio artigianato, oltre ad una prova dei canti e dei balli della loro terra di origine. Scenderà in campo anche il Venezuela, con danze tipiche.
La comunità scalabriniana ha pensato anche a bambini e ragazzi. Per i primi hanno organizzato una serie di giochi e la proiezione del divertente cartone animato “Rio”, mentre per i più grandicelli un torneo di calcio.
Era il 2 ottobre 1958 quando Padre Giovanni Simonetto mise piede per la prima volta in Venezuela, segnando la presenza del primo missionario scalabriniano in questa terra. Fu il fondatore della ‘Misión Católica Italiana’ con la costruzione della Chiesa Nuestra Señora de Pompei.
Oggi i Padri scalabriniani sono presenti in 29 Paesi nei cinque continenti (in Sud America li troviamo anche Argentina, dal 1940, dal ’51 in Uruguay e dagli anni ’70 in Paraguay e Colombia). Organizzano ogni anno la Fiera dei popoli a Roma, Bogotà e Caracas, in Messico ed in Brasile.
La Chiesa Nostra Signora di Pompei di Caracas si trova in Avenida San Miguel, Alta Florida. Dalle ore 10.30 trasporto gratuito dalla fermata del metrobus nella stazione metro di Plaza Venezuela.

L’On. Porta (Pd) a Caracas tra futuro e tradizione. Incontri con la collettività italiana


Il parlamentare del Pd eletto in America Meridionale interverrà al ‘I Congresso di Fegiv’ a Valencia per poi incontrare i connazionali al CIV di Caracas e forse partecipare alla ‘Grande cena campana’
di Monica Vistali

CARACAS - L’onorevole Fabio Porta, parlamentare del Partito Democratico eletto in America Meridionale, sta in queste ore sorvolando l’Oceano per raggiungere il Venezuela, dove sono in calendario per domani numerosi incontri tra il deputato e la collettività italiana del Paese sudamericano.
Si inizia in mattinata, alle ore 9, quando Porta - che è anche vice Presidente del Comitato permanente della Camera dei Deputati per gli italiani all’estero - interverrà al primo Congresso dei giovani italo-venezolani organizzato da FEGIV (Federazione dei Giovani italo-venezuelani) per illustrare ai giovani oriundi come è organizzata e come funziona la collettività italiana in Venezuela.
L’incontro, battezzato “Jovenes de hoy, imprenditori di domani”, si terrà sabato e domenica nel salone eventi del Centro Impresariale World Trade Center di Valencia, stato Carabobo, e si svilupperà in una serie di brevi conferenze tenute dai rappresentanti delle realtà italiane in Venezuela tra cui il Console generale Giovanni Davoli; la Console di Caracas, Jessica Cupellini; il presidente della Camera di Commercio venezolano-italiana (Cavenit), Giorgio Trevisi; la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, Luigina Peddi. In programma, inoltre, gli interventi della presidentessa onoraria della Dante Alighieri in Venezuela, Margherita Cavani; del Comites di Maracaibo, Rosario Puleo; del patronato Inca, Giovanni Di Vaira, il direttore del quotidiano italo-venezuelano La Voce d'Italia, Mauro Bafile mentre a rappresentare la Federazione delle associazioni italiane in Venezuela (Faiv), il presidente Mariano Palazzo e il fondatore Salvatore Pluchino.
- Mi confronterò con le giovani generazioni - annuncia Porta - senza tralasciare le problematiche e le aspettative degli adulti e degli anziani, vero e proprio orgoglio dell’Italia in Venezuela.
Il deputato del Pd, infatti, dopo il Congresso di Fegiv rientrerà a Caracas per un incontro con la collettività in programma alle ore 18 nella Sala Gaetano Bafile del “Centro Italiano Venezolano”.
Ancora da confermare la presenza del parlamentare alla “Grande Cena Campana” organizzato dall’Associazione Campana che si terrà, sempre nella serata di sabato, nel Salón Italia del club.

mercoledì 26 ottobre 2011

Puntano la pistola contro la figlia, italiano muore d’infarto davanti ai ladri

La zona di Valle-Coche a Caracas

di Monica Vistali

CARACAS - Non ha retto quando il ladro ha puntato una pistola alla tempia della figlia minacciando di ucciderla, ed è morto stroncato da un infarto. Così è finita a Caracas la vita di un commerciante di origine italiana, Piero De Agostini, 62 anni.
Erano le 10 e mezza di lunedì notte quando un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione nella casa del connazionale, nella zona F di Coche, con l’intenzione di commettere un furto. La famiglia, che in quel momento si trovava nell’abitazione, è stata immobilizzata e imbavagliata. Uno degli uomini, per intimidare le vittime, ha puntato la pistola alla testa della figlia di De Agostini, minacciandola di morte. Provocando, però, solo l’improvviso decesso del padre.
Davanti alla morte del connazionale ed alla disperazione dei suoi famigliari, i ladri sono fuggiti lasciando legate le loro vittime e portando con loro solo un televisore al plasma ed alcuni oggetti.
I cittadini residenti di Coche hanno protestato per strada la notte stessa e la mattina seguente chiedendo maggior sicurezza, sostenendo che la banda che ha colpito in casa De Agostini è fortemente attiva nella zona.

Cuba: 187 sì e 2 no all'Onu, ma il bloqueo continua

di Monica Vistali

CARACAS - L'ambasciatore cubano in Venezuela, Rogelio Polanco ha ringraziato il popolo venezuelano e il presidente Hugo Chavez per la costante solidarietà dimostrata a Cuba nella lotta contro l'embargo che gli Stati Uniti applicano all'isola caraibica dal 1962 e che ieri è stato, per la 20esima volta, condannato dalle Nazioni Unite. Le dichiarazioni sono state rilasciate durante un contatto telefonico con il programma 'Dando y Dando' di Venezolana de Televisión.
La risoluzione dell'Onu contro il blocco economico degli Stati Uniti  a Cuba ha ottenuto 187 voti favorevoli e due contrari (Usa e Israele), con tre astenuti (Marshall, Micronesia e Palau) e la mancata votazione di Libia e Svezia. Lo scorso anno i voti a favore erano stati 187.
Il ministro degli Esteri cubano, Bruno Rodriguez ha accusato l'amministrazione Usa di aver intensificato le restrizioni commerciali ed economiche con l'isola nei recenti anni.
L'ambasciatore del Venezuela davanti all'Onu, Jorge Valero ha giudicato "vergognoso"  il fatto che lo stop all blocco rimanga "inascoltato anno dopo anno da chi viola costantemente la legalità internazionale"ed ha ribadito il "deciso rifiuto del Venezuela all'applicazione di qualsiasi misura unilaterale con effetto extraterritoriale che violi le norme ed i principi del diritto internazionale". Inoltre, ha chiesto la liberazione dei '5 prigionieri cubani' che il governo statunitense tiene dietro le sbarre da più di dieci anni (poco tempo fa laliberazione del primo prigioniero, ora in libertà condizionata).

Feria Internacional de La Habana, l'Italia cerca di aumentare i rapporti economici con Cuba


L'AVANA - Alla Feria Internacional de La Habana 2011 (FIHAV), che avrà inizio il 31 ottobre, l'Italia sarà maggiormente rappresentata rispetto agli anni passati, secondo quanto anticipato a 'Prensa latina' dall'Ambasciatore italiano a Cuba, Marco Bacci.
Il padiglione italiano occuperà per questa edizione 780 metri quadrati e ospiterà 67 imprese della penisola dei settori: costruzioni, salute, alimentazione, telecomunicazioni, petrolio, macchinari per l'industria, turismo, tra gli altri. Settori, spiega Bacci, dove "tradizionalmente l'Italia è presente come socio economico di Cuba" (l'Italia è il 7mo socio commerciale dell'Isola caraibica, il 2do in Europa dopo la Spagna e il 4to Paese con riferimento alla presenza di imprese miste).
Il diplomatico ha ricordato a Prensa latina il ruolo del Comité Empresarial Cuba-Italia, sorto a marzo di quest'anno, ed ha annunciato che dopo la fiera si realizzerà a L'Avana la seconda riunione di questo comitato misto.
Bacci valuta positivamente le prospettive di sviluppo economico e commerciale dell'Italia con Cuba ed è convinto che "le iniziative che sta prendendo il governo cubano" possano "favorire un approfondimento dei legami commerciali" tra i due Paesi.  

martedì 25 ottobre 2011

Rai International parla del ‘Venezuela violento’, un connazionale: “Mix di verità mezze menzogne e menzogne”


Di Monica Vistali

CARACAS – “Venezuela violento”. Questo il titolo della puntata interamente dedicata al tema dell’insicurezza in Venezuela che lo scorso 5 ottobre ha aperto la stagione del programma di Rai International “Italia chiama Italia”. Scatenando qualche critica.
La presentatrice Benedetta Rinaldi, nella puntata seguente, afferma di aver ricevuto tante e-mail di gradimento, ma non parla della e-mail inviata il 7 ottobre dall’italo-venezuelano Giuseppe Tramonte, in cui l’oriundo accusa il programma di aver trattato l’argomento dell’insicurezza in Venezuela in modo superficiale, senza contradditorio, senza citare le fonti delle cifre diffuse. Insomma, di aver “disegnato un paese Canaglia, un paese fallito, un paese dove siamo tutti delinquenti pronti a amazzare senza motivo, magari un paese candidato ad essere intervenuto militarmente dalla Nato, per portare giustizia, pace e democrazia. E forse questa è la vera idea della trasmissione”.
Tremonte - nel suo scritto - riporta che durante la trasmissione il caporedattore Maurizio Crovato, inviato di ‘Italia chiama Italia’, ha spiegato che  “Caracas, con 6 milioni di abitanti, è la città più violenta del mondo ed esprime una cifra: ogni giorno si commettono 100 omicidi ogni 100.000 abitanti”. Quindi, continua il connazionale, “secondo le cifre di questo signore Caracas registra 6000 morti amazzati ogni giorno” ma “logicamente si scuda dicendo che le autorità venezolane non offrono cifre ufficiali”. E si chiede: “E allora? Come fa lui a parlare di queste cifre? Chi gliele ha riferite? Sono forse una invenzione?”.
Secondo quanto riporta Tremonte, la conduttrice si mette poi in contatto con la città di Maracaibo, nell’ovest del Paese, e intervista Johnny Margiotta (consigliere Cram per l'America latina) presentandolo erroneamente come “Presidente del Comites in Caracas”. L’intervistato corregge la conduttrice, precisando di essere in realtà presidente di una associazione di giovani imprenditori italo-venezuelani (anche se Agiv, di cui è presidente, non è una associazione di imprenditori).
- Il signor Margiotta accompagna la narrazione del giornalista Crovato - racconta Tremonte nella lettera - il quale dice che ‘in Venezuela se ad un ragazzino gli piacciono le tue scarpe semplicemente ti ammazza per rubartele’. Fa poi accuse pesanti sulle autorità bancarie affermando che tutti, dal direttore della Banca fino agli impiegati, forniscono informazioni sui conti bancari degli italiani alle bande di sequestratori. Il tutto - precisa Tremonte - senza fornire un straccio di prova. E proseguono sostenendo che i poliziotti nascono nella stessa favela dei malviventi e sono collusi con loro, ugualmente senza fornire dati, statistiche o prove.
Dopo il servizio, racconta ancora il critico connazionale, spunta un italiano il quale afferma che in Venezuela è scoppiata l’intolleranza e la xenofobia e riporta un presunto articolo di giornale (probabilmente il ‘Correo del Orinoco’ in quanto si parla di “un giornale di Bolivar”) in cui si sosteneva che i figli degli italiani erano tutti delinquenti. Secondo questo governo, sosteneva l’intervistato, essere figlio d´italiano è un delitto.
- Quando e dove hanno publicato una cosa simile? - si chiede Tremonte - Quale funzionario del governo ha fatto questa dichiarazione? Come si spiega che un governo che presuntamente fa queste dichiarazioni contro i figli degli italiani, ha proprio un figlio d´ítaliani come Jorge Giordani come ministro dell’Economia? Come spiegate che in un paese xenofobo il ministro dell´Interno e della Giustizia è figlio di libanesi? Come spiegate che la governatrice della regione Falcon è anche lei figlia d’Italiani ed appartiene al partito di governo? Potrei nominare decine di alti funzionari di questo governo - dichiara - che sono oriundi italiani.
Prosegue Tremonte:
- Il servizio finisce con una signora del Comites che dice che gli italiani si sono fortemente impoveriti negli ultimi anni al punto di non poter mangiare o pagare il bus per recarsi in consolato per farsi aiutare. Continua afermando che la maggioranza degli italiani in Venezuela non si sono ben inseriti nel paese e molti nemmeno sanno leggere e scrivere, tutto – ci tiene a precisare - sempre senza offrire alcuna statistica o informazione ufficiale.
E allora, si chiede Tremonte:
- Come spiegate i sequestri d´italiani, se questi ultimi sono poveri e analfabeti?
Per il connazionale, insomma, Rai International è stata promotrice di un servizio “poco etico”, dove è stato “mostrato solo un aspetto, il piu negativo” che è stato “magnificato mescolando verità, mezze verità e molte menzogne”. Un servizio fatto “senza intervistare nessun funzionario del governo, nessun ufficiale di polizia, nessun direttore di banca”, ma contenente pesanti accuse a questi settori.
Tremonte dà quindi la sua personale visione del Venezuela:
- Non nascondo che abbiamo forti probblemi di violenza ed insicurezza, problemi che principalmente derivano dal fatto che confiniamo con un Paese in guerra civile da 50 anni, la Colombia, dove la mafia e i narcotraficanti governano il Paese, tutelati dalla prima potenza del mondo. In Venezuela abitano molti Italiani e molti oriundi che lavorano onestamente e danno il loro contributo costruttivo per la soluzione dei probblemi. Abbiamo guadagnato il rispetto della società intera di questo Paese, venezuelani e italiani qui siamo fratelli, conviviamo in armonia al punto che non esistono problemi di xenofobia come è stato riferito, in questo Paese è una cosa normale vedere seduti ad uno stesso tavolo un musulmano, un ebreo ed un catolico bevendo un caffé e parlando di sport e politica. Cosa che vedo con molta difficoltà succedere in Italia.
L’italiano chiude la lettera spedita, senza risposta alcuna, a ‘Italia chiama Italia’ sperando in una rettifica che possa “far vedere la vera bontà di questo bel Paese”.

Un secondo messaggio
Ecco aluno stralci di un secondo scritto di Giuseppe Tremonte (figlio di imigranti siciliani arrivati in Venezuela mezzo secolo fa), questa volta inviato a Mario Neri, del ‘Circolo Gramsci’ di Caracas.
 ·         “Ciao Mario, ennesimo attacco di Rai International e del programma ‘Italia chiama Italia’ al Venezuela”
·         “La presentatrice racconta una nuova storia triste di un connazionale macellaio che è stato trovato morto amazzato. Maurizio Crovato continua a dire che a Caracas muoiono amazzate 75 persone ogni 100 mila abitanti (cambia le sue cifre), senza riferire da dove tira fuori questi dati, e aggiunge che a Caracas non c’è una sola familia italiana che non abbia subito un sequestro".
·         “Fa delle interviste ad alcuni connazionali in Consolato e un connazionale che non si indentifica dice che noi italiani anni fa eravamo tutti benestanti ed ora non piú, per colpa di questo governo, senza fornire dati o statistiche. Poi un’altra connazionale, che pure non si identifica, assicura che il governo ha espropiato le case a tutti gli italiani!”.
·         “Crovato afferma che tutti gli italiani in Venezuela hanno avuto almeno un integrante della loro famiglia sequestrato, senza fornire dati o statistiche, senza intervistare autorità venezolane o autorità consolari o diplomatiche”

Per guardare le puntate:

Un appello agli italiani: "La nostra bambina è cieca, abbiamo bisogno di aiuto"


Una famiglia di origine italiana chiede aiuto a tutti i connazionali per garantire alla figlia, affetta da cecità, le cure necessarie ed una buona educazione che le permetta di avere una vita normale
di Monica Vistali

CARACAS – È nata prematura, a sole 31 settimane, e pesava solo poco più di un chilo. Ha lottato, ed oggi Carla Sofia Miliani Mora è una bella e paffuta bambina di quasi due anni. Ma è cieca, e i suoi genitori chiedono l’aiuto della collettività e delle Istituzioni italiane per garantire alla piccola le cure di cui ha bisogno ed una buona educazione che le permetta di avere una vita normale.
- Ho dovuto lasciare il lavoro per stare accanto a mia figlia - spiega la madre, Adriana Mora - mio marito deve coprire tutte le spese ma i soldi non bastano mai. Il bisnonno paterno di Carla Sofia era italiano, dell’Isola d’Elba, e ci stiamo muovendo per ottenere la cittadinanza ma è difficile rintracciare tutti i documenti, sono passati tanti anni...
È stato a poco meno di due mesi dalla nascita che i genitori di Carla Sofia si sono resi conto della malattia della figlia.
- Ci siamo accorti che non seguiva né gli oggetti né la luce - racconta la madre - e così l’abbiamo sottoposta ad una visita oftalmologica. La diagnosi è stata ‘Retinopatia del prematuro di V grado’, più comunemente chiamata ‘Distacco totale della retina’, condizione che affligge soprattutto i bambini che sono nati prematuri e che sono stati sottoposti per lungo tempo ad una terapia respiratoria con ossigeno.
Dopo la notizia, “dolorosa e devastante”, i Miliani ha trovato appoggio e consolazione interscambiando esperienze con altre famiglie in situazioni simili. “È stata la miglior terapia del mondo”, dice la madre.
Ma non basta. Carla Sofia ha bisogno di una costante stimolazione psicomotrice e sensoriale, un totor che la segua costantemente. E tutto questo ha un costo.
- Nello stato Aragua non esistono centri specializzati che si dedichino ai bambini ciechi dagli zero ai sei anni - spiega Adriana Mora - e nei ‘Centri di sviluppo infantile’ lavorano psicopedagogi e altre figure che nonostante la buona volontà posseggono poca esperienza nell’area della vista.
Resta la via delle cliniche e dei centri privati, carissimi.
- Carla Sofia ci fa felici, è il centro del nostro mondo e la amiamo con tutto il nostro cuore. Ci ha dimostrato di saper superare molti ostacoli ed ogni giorno anche noi acquisiamo strumenti e conoscenze importantissimi per lei. Chiediamo solo un aiuto - conclude la madre - un supporto economico che permetta alla nostra bambina di crescere ed avere una vita normale. O che le istituzioni italiane ci aiutino a velocizzare i procedimenti per ottenere la cittadinanza italiana di Carla Sofia.
Per chi volesse aiutare la famiglia di Carla Sofia: Telf.  0414-1751696 - 0414-4539901 - 0243-2464929. Calle López Aveledo Entre Miranda y Páez Residencias ASIMAR piso 11 Apto 11-B Maracay Estado Aragua 

La carta de la mama en español:
CARLA SOFIA MILIANI MORA, es una Bebe que nació prematura de 31 semanas de gestación, con 1.265 Kg al nacer, y estuvo en la UCI Neonatal solo 13 Días,  periodo en el cual estuvo con todos sus cuidados y finalmente llego a casa sin ningún tipo de complicación. Todos en casa nos preparamos para poder atenderla, por lo pequeña y frágil que era. Todos la recibimos con mucho amor, porque todos deseábamos que estuviera entre nosotros y ella lucho para venir y quedarse.
Pasado un tiempo, antes de que cumpliera 2 meses nos dimos cuenta que CARLA SOFIA no seguía objetos ni seguía las  luces; decidimos llevarla a consulta oftalmológica y su  diagnóstico fue RETINOPATIA DEL PREMATURO GRADO V en ambos ojos (Desprendimiento Total de las Retinas), una anomalía que se da por lo general en niños prematuros, con menos de 2 kg de peso al nacer, y que hayan sido expuestos prolongadamente a terapia respiratoria con oxígeno.
Por su puesto que, ningún padre está preparado para una noticia como esta y mucho menos que nos dijeran que nuestra pequeña iba a ser ciega y/o con baja visión.
Esta noticia fue devastadora y dolorosa y provoco en nosotros muchos sentimientos encontrados y muy difíciles de explicar.  Como familia nos vimos  repentinamente dañados y muy necesitados de respuestas, que giraron en torno a los sentimientos que esta situación estaba  provocando, el qué hacer o las soluciones futuras posibles y como seria el desarrollo y crecimiento de la Bebe.
Al principio nos encontramos en una tremenda encrucijada sin salida. No queríamos saber de nada ni de nadie y cuan equivocados estábamos o por lo menos YO. Una vez mi papá me dijo que cuando uno tiene un problema hay dos palabras importantísimas "TODO  PASA".
Buscamos ayuda de un profesional para  que nos guiara y de hecho fuimos a buscar esa "AYUDA" buscando respuestas a nuestras incógnitas, buscando caminos a seguir y me di cuenta que por muy buena voluntad en ese profesional lo que encontré fue más desespero, y más interrogantes se vinieron a mi cabeza.
Inmediatamente  recibimos ayuda de mucha familia en especial  para estimular a CARLA SOFIA, al principio lloraba mucho por todos esos ejercicios que tenían que hacerle  en base a estimulación psicomotriz y multisensorial. Lloraba por cuanto ruido oía, por cuanta gente distinta a su entorno la cargara. Ya han pasado  17 meses en este proceso y me he dado cuenta que esta estimulación y el sacarla a que disfrutara como una bebe sin ninguna discapacidad ha servido de MUCHO. También me di cuenta  que ha sido útil para su desarrollo.
A lo largo de estos meses de mi parte encontré apoyo a través de internet, buscando a  otros padres que viven situaciones similares. Finalmente tuvimos la maravillosa experiencia de compartir con niños grandes con el mismo diagnostico de CARLA SOFIA y con sus padres ( que fue la mejor terapia DEL MUNDO ), intercambiando experiencias en torno a las vivencias que ellos y sus hijos ciegos atraviesan y ha sido lo mas cálido y reconfortante en todo este proceso.
CARLA SOFIA nos ha demostrado que es capaz de superar muchos obstáculos, es feliz, nos hace felices y sobre todo la amamos con locura y pasión, es nuestro centro y cada día estamos aprendiendo, estamos adquiriendo conocimientos e instrumentos que se que le van a permitir tener una vida NORMAL y que estamos seguros de que va a crecer y a desarrollarse plenamente.
Nadie dijo que sería fácil, tuve en lo particular que dejar de trabajar como Jefe de Administración en una empresa de Crio preservación de Células Madre y mi esposo encargarse de todos los gastos.  Esta tarea ha sido dura, complicada más no IMPOSIBLE, tenemos que luchar por la INTEGRACION, lamentablemente en nuestro país no hay una sensibilización al respecto y ven a los Ciegos como personas distintas a las demás. Nos hablan de que CARLA SOFIA para poder estudiar en un colegio regular con niños de su edad necesitara de un tutor especial  y por su puesto como familia vemos todos los esfuerzos que tendremos que logar no solo en la parte afectiva y moral sino en la económica.  
En nuestro país son muy pocos los centros que se centran en estas personas con discapacidad, trabajan con las uñas, así el gobierno trate de mantenerlos y dotarlos, porque todos dependen del ESTADO. Un ejemplo palpable, en el estado donde vivo que es el Estado Aragua, no existen centros que se dediquen a niños ciegos y/o de baja visión  de 0 a 6 años, y los que hay los llamados “Centros de Desarrollo Infantiles” son atendidos por Psicopedagogas y otros Profesionales que por muy buena voluntad y buenos meritos  que tengan de atender a los niños desde mi punto de vista poseen de muy poca experiencia en el área visual, a demás de no atender  con regularidad.
Ya uno como familia debe irse al área privada, a buscar especialistas y costear terapias, que por demás son costosas y pesan en nuestros  bolsillos  para poder atender a CARLA SOFIA ya que estos niños como mi hija  necesitan de una constante ESTIMULACION. Y porque no pensar en emigrar a otros países donde la educación desde temprana  edad para estos niños es tan normal y gratuita?. Por tal Motivo y por Carla Sofía tener descendencia Italiana ( por parte de su Bisabuelo Paterno, oriundo de la Isla de Elba, Marciana Marina) estamos en la búsqueda de obtener la nacionalidad pero se nos está haciendo un poco difícil por el año de nacimiento del Bisabuelo y algunos documentos que aun nos hacen falta).

Lo Zulia stringe la mano all’Italia e festeggia la III Settimana Abruzzese


di Monica Vistali

CARACAS - Lo stato Zulia, in Venezuela, si avvicina ogni giorno di più all’Abruzzo. La governazione ha dichiarato il 2 novembre ‘Giorno dell’Italianità’ e si prepara a firmare a breva un protocollo d’intesa per sviluppare le relazioni bilaterali tra le due regioni. A prova di questo legame, sarà la Casa d’Italia di Maracaibo ad ospitare, dall’1 al 5 novembre, la terza Settimana Abruzzese organizzata dalla Federazione delle Associazioni Abruzzesi in Venezuela.
Per l’occasione giungeranno nella città zuliana i Consiglieri Regionali Ricardo Chiavaroli, Antonio Prospero e Franco Caramanico (del CRAM) ed i tre funzionari dell’Ufficio Emigrazione con a capo il Dott. Giuseppe Leuzzi. Non mancheranno, come invitati d’onore, l’Ambasciatore d’Italia, Paolo Serpi; il Direttore dell’ICE, Alfredo Giorgi; la Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, Luigina Peddi; il Console d’Italia a Maracaibo, Fernando Curatolo; il Presidente del Comites di Caracas, Michele Buscemi; il Consigliere di Presidenza del CGIE, Ugo di Martino; il Consigliere Michele Coletta. Attesi anche il Presidente del Consiglio Regionale, Nazario Pagano, il Governatore dello Stato Zulia, Pablo Perez e la Sindaco di Maracaibo, Evelyng Trejo de Rosales.
In programma un calendario denso di eventi ed attività, inaugurato al suono dell’inno nazionale italiano che sarà intonato nello stadio di baseball ‘Luis Aparicio’ prima dell’attesissimo match tra ‘Aguilas’ dello Zulia e ‘Tigres’ di Aragua. Dopo il canto tricolore si offrirà al pubblico un mix di danze tipiche e la palla d’inizio sarà lanciata da un ospite abruzzese.
Giovedì spazio alla bellezza con la presentazione alla stampa delle 10 candidate a Miss Abruzzo in Venezuela, nel teatro Bellas Artes di Maracaibo. In serata, invece, nella Casa d’Italia, Sagra degli Arrosticini e della Porchetta (ore 19).
Venerdì si aprirà nella Casa d’Italia di Maracaibo il primo Congresso di giovani (16-35 anni) abruzzesi e di origine italiana in generale, dal titolo: “Identità italiana: quale futuro per le nuove generazioni?”, organizzato dalla Federazione delle Associazioni Abruzzesi in Venezuela, in collaborazione con la regione Abruzzo e l’Associazione Nazionale Giovani Italo-venezuelani (Agiv). Una due giorni per stimolare la diffusione della cultura italiana ed in particolare abruzzese, oltre ad avvicinare i giovani all’associazionismo ed orientarli nei campi delle università italiane e del mondo imprenditoriale. Ospiti da tutta l’America latina, miniseminari, gli interventi dei consiglieri del Cram, del Console Fernando Curatolo, del Presidente Nazario Pagano e del funzionario della Regione Abruzzo, Giuseppe Leuzzi che parlerà del Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo.
In serata, sempre venerdì, Concerto di Gala con l’Orchestra Sinfonica di Maracaibo, il Coro Vincenzo Bellini della Casa d’Italia e le Danze Tipiche per ricordare i 150 anni dell’Unità d’Italia ed il Bicentenario del Venezuela.
Sabato, in concomitanza con la chiusura del Convegno dei Giovani, il Salone Leonardo da Vinci sarà scenario dell’elezione di “Miss Abruzzo in Venezuela 2011”, corollata da una gustosa cena tipicamente abruzzese e la presenza di artisti.

lunedì 24 ottobre 2011

Caso Los Roques, arresto di Guevara Figueroa grazie anche a sforzi delle autorità italiane

di Monica Vistali

L’addetto di Polizia dell’Ambasciata italiana spiega che la cattura di uno dei presunti assassini dela turista italiana Elena Vecoli è il risultato del costante interessamento delle autorità italiane in Venezuela e fa ben sperare sulla definitiva chiarificazione del caso.

CARACAS - La cattura di Elvis Enrique Guevara Figueroa, uno dei presunti assassini della turista italiana Elena Vecoli, uccisa nel 2006 fa durante la sua luna di miele a Los Roques, è il risultato del costante interessamento delle autorità italiane in Venezuela e fa ben sperare sulla definitiva chiarificazione del caso, ancora avvolto nel mistero. Lo dichiara l’addetto di Polizia dell’Ambasciata italiana, Carlo Mazza.
- L’indagine fatta all’epoca non ha mai chiarito la vicenda - spiega il vice Questore aggiunto -. Speriamo che con l’arresto di Guevara Figueroa si scopra qualcosa di più e si arrivi a rintracciare anche il secondo implicato, su cui pende un mandato di cattura.
Dopo l’assassisinio di Elena Vicoli, 34 anni, aggredita mentre dormiva insieme al marito nella posada ‘La lagunita’ dell’isola Gran Roque, la polizia dello stato Vargas era riuscita ad identificare i due autori materiali dell’omicidio della connazionale e spiccare contro di loro i mandati di cattura, ma non a rintracciarli ed arrestarli. All’arrivo di Carlo Mazza in Venezuela, all’inizio del 2009, l’interesse sul caso era sciamato.
- È stato duro tornare sulla vicenda - afferma l’addetto di Polizia -. I primi sforzi si sono concentrati sullo spostamento del caso dalla Polizia di Vargas alla sede centrale del Cicpc (Corpo di investigazioni scientifiche, penali e criminalistiche, ndr), che lo ha affidato ad un gruppo di lavoro della ‘Direzione di Investigazioni dei delitti contro la vita’, che però non ha dato risultato.
Mazza racconta che negli ultimi anni, con il supporto della Farnesina e dell’Ambasciata italiana di Caracas, si è cercato di non far “raffreddare” il caso, sostenendo periodici incontri con i funzionari del Cicpc. Ma la svolta, evidenzia, si è avuta con il cambio ai vertici del Corpo di investigazioni scientifiche, penali e criminalistiche.
- Quest’anno siamo tornati alla carica approfittando di un cambio ai vertici del Cicpc - spiega il vice Questore -. E forse proprio questa è stata la ‘chiave di volta’ per riaccendere l’interesse sulla vicenda e riuscire così a catturare Elvis Enrique Guevara Figueroa, latitante dal 16 ottobre 2006.
Guevara Figueroa, 31 anni, è stato infine fermato lo scorso 21 ottobre nella piazza Sucre di Catia, a Caracas, da un gruppo di poliziotti che, identikit in mano, lo distinsero in un gruppo di operai. L’uomo presentò la sua carta d’identità, nella quale figurava come Angel Segundo González. Immediatamente gli agenti verificano il documento che, grazie all’esame delle impronte digitali, risultò falso.
Il direttore del Cicpc, José Humberto Ramírez ha informato che proseguono le ricerche del 28enne Jean Carlos Blanco Millán, con precedenti penali per traffico di droga, anche lui implicato nel delitto della connazionale.
Elena Vecoli era stata aggredita a morte mentre dormiva insieme al marito, Riccardo Prescendi, 47 anni, nella posada ‘La lagunita’ dell’isola Gran Roque. Storditi con la scopolamina, legati mani e piedi con filo elettrico e picchiati, furono soffocati dai due killer aiutati forse da almeno un basista. Solo Riccardo, creduto morto, si salvò. Durante l'autopsia era emerso che la donna era incinta di un mese.
Ancora incerto il movente del delitto. Inizialmente si parlò di un tentativo di furto, ma poi l'ipotesi si spostò presto sullo scambio di persona. La coppia alloggiava infatti nella stanza da letto dei proprietari della struttura, gli italiani Andrea Piccinni e Claudia Rosati, possibili obiettivo dell'aggressione. Si è detto che il titolare della posada avrebbe dovuto essere punito per la sua relazione con un’avvocatessa venezuelana, contesa da tal Danil Rodriguez, appartenente alle forze di polizia, che aveva già aggredito Piccinni a Caracas, senza essere poi stato denunciato.

Traffico di droga, italiano arrestato in Anzoátegui

Rinaldo Caranzetti

di Monica Vistali

CARACAS - Agenti del Corpo di investigazioni scientifiche, penali e criminalistiche (Cicpc) hanno arrestato nello stato Anzoátegui il 48enne italiano Rinaldo Caranzetti, su cui pendeva un mandato di cattura spiccato dalla Corte di Roma per traffico internazionale di droga.
Il direttore generale del Cicpc, José Humberto Ramírez
Il direttore generale del Cicpc, José Humberto Ramírez ha spiegato che è stata la comunità residente nel municipio Sotillo di Anzoátegui a notificare al Cicpc la presenza nella zona di un cittadino straniero con comportamenti sospetti. Il Corpo di investigazioni ha quindi creato una commissione poliziale con l’obiettivo di rintracciare il soggetto e verificarne l’identità. Localizzato nel settore Oropeza Castillo, Aldea de los Pescadores, il connazionale ha tentato di fuggire alla vista delle forse dell’ordine, ma è stato subito catturato. Risultato indocumentato, è stato portato al centro della Delegazione del Cicpc dello stato Anzoátegui che lo ha identificato come Rinaldo Caranzetti. 
Il Cicpc di Anzoátegui
L’Interpol lo segnalava con avviso rosso come ricercato per traffico di droga, precisando che l’italiano è presuntamente membro di una organizzazione criminale internazionale che traffica grandi quantità di cocaina dal Sud America all’Italia ed altri paesi europei. 
La nota diffusa dal Cicps non precisa quando Caranzetti sarà rimpatriato in Italia.

domenica 23 ottobre 2011

Caso Los Roques, uno degli assassini di Elena Vecoli catturato a Caracas

La donna, incinta, era stata aggredita a morte mentre dormiva col marito in una posada a Gran Roque, dove si trovava in viaggio di nozze. Ancora latitanti gli altri aggressori
 
di Monica Vistali

CARACAS - Funzionari del Corpo di investigazioni scientifiche, penali e criminalistiche (Cicpc) hanno fermato a Caracas uno degli uomini implicati nell’omicidio di Elena Vecoli, la turista italiana 34enne uccisa durante la sua luna di miele in un hotel di Los Roques, arcipelago corallino del Venezuela, il 27 settembre 2006. Si tratta di Elvis Enrique Guevara Figueroa, operaio 31enne soprannominato ‘El 48’, latitante dal 16 ottobre 2006.
Il commissario del Cicpc, Humberto Ramírez ha spiegato che il gruppo di lavoro della ‘Direzione di Investigazioni dei delitti contro la vita’ aveva recentemente intensificato le ricerche di Guevara Figueroa dopo l’arrivo di alcune informazioni che notificavano la presenza di un uomo che rispondeva alla descrizione dell’assassino e che stava lavorando sotto falsa identità presso un’impresa di costruzioni.
- Sono state dislocate varie commissioni in diverse parti del Paese - ha spiegato il commissario Ramírez - e mediante investigazioni sul campo si è scoperto che il latitante era stato visto in più occasioni alla fine dell’Avenida Sucre nella zona di Catia, a Caracas. 
 Guevara Figueroa - su cui pendeva un mandato di cattura -  è stato infine fermato lo scorso 21 ottobre nella piazza Sucre di Catia da un gruppo di poliziotti che, identikit in mano, lo distinsero in un gruppo di operai. L’uomo presentò la sua carta d’identità, nella quale figurava come Angel Segundo González. Immediatamente gli agenti verificarno il documento che, grazie all’esame delle impronte digitali, risultò falso.
Il direttore del Cicpc ha informato che intanto proseguono le ricerche del 28enne Jean Carlos Blanco Millán, con precedenti penali per traffico di droga, anche lui implicato nel delitto della connazionale.
Elena Vecoli era stata aggredita a morte mentre dormiva insieme al marito, Riccardo Prescendi, 47 anni, nella posada ‘La lagunita’ dell’isola Gran Roque. Storditi con la scopolamina, legati mani e piedi con filo elettrico e picchiati, furono soffocati dai due killer aiutati forse da almeno un basista. Solo Riccardo, creduto morto, si salvò.
Durante l'autopsia era emerso che la donna era incinta di un mese.
Ancora incerto il movente del delitto.
Inizialmente si parlò di un tentativo di furto, ma poi l'ipotesi si spostò presto sullo scambio di persona. La coppia alloggiava infatti nella stanza da letto dei proprietari della struttura, gli italiani Andrea Piccinni e Claudia Rosati, possibili obiettivo dell'aggressione. Si è detto che il titolare della posada avrebbe dovuto essere punito per la sua relazione con un’avvocatessa venezuelana, contesa da tal Danil Rodriguez, appartenente alle forze di polizia, che aveva già aggredito Piccinni a Caracas, senza essere poi stato denunciato.


mercoledì 19 ottobre 2011

Venezuela - Personaggi

Bambino pescatore - Fiume Orinoco, Ciudad Bolivar

Anziana al comizio di Hugo Chávez
 
Brasiliani sulla spiaggia - Pui Pui

Coro

Uomo con scimmia - Pui Pui

Napoli guarda al venezuela con la conferenza: "Primavere dei Popoli. Movimenti di liberazione e appunti dal Socialismo del XXI secolo"


di Monica Vistali

CARACAS - Questo sabato 22 Ottobre, alle ore 17.00, nella sede di Rifondazione Comunista a Napoli (Via Pasquale Scura, 72) si svolgerà una conferenza-dibattito dal titolo "Primavere dei popoli: Movimenti di liberazione e appunti dal Socialismo del XXI secolo" organizzata da Rifondazione Comunista - Federazione di Napoli - Comitato Regionale Campania. Invitati i Consoli della Tunisia e della Repubblica Bolivariana del Venezuela in Italia.

Saluti: Tommaso Sodano, vice-sindaco di Napoli
Introduce: Antonio D’ Alessandro, segretario PRC Napoli
Modera: Gianmarco Pisa, Operatori di Pace Campania

Intervengono:
> Fabio Avolio, Progetto Diario da Caracas
> Flavia Lepre, Comitato BDS Campania
> Maria Vittoria Tirinato, Nuova ALBA in formazione
> Khaled Al-Zeer, Area Esteri PRC Napoli
> Feisal al Mohammed, Comitati Solidarietà Siria
> Faouzi Om Hani, Ass. Tunisini Campania
> Miguel Angel Acuña, operatore interculturale
> Gianluca Sasso, C.A.R.A. Sessa Aurunca
> Shafik Kurtam, Comunità Palestinese
> Marinella Correggia, analista internazionale
> Sirio Conte, Associazione per la Pace

Conclusioni: Fabio Amato, responsabile Esteri PRC

martedì 18 ottobre 2011

Primo Congresso di Fegiv - Federazione Giovani italo-venezuelani



di Monica Vistali

CARACAS - Illustrare ai giovani oriundi come è organizzata e come funziona la collettività italiana in Venezuela. Questo l’obiettivo di “Giovani di oggi, imprenditori di domani”, il primo Congresso di Giovani italo-venezuelani organizzato da Fegiv, la Federazione dei Giovani italo-venezuelani costituitasi il 6 agosto dello scorso anno. L’incontro si terrà nel salone eventi del Centro Impresariale World Trade Center di Valencia, stato Carabobo, i prossimi 28 e 29 ottobre.
- È il primo congresso organizzato dalla nostra federazione - spiega Antonella Pinto, presidente di Fegiv -. Speriamo che stimoli la partecipazione dei giovani all’associazionismo italiano, purtroppo scarsa, e quindi anche un cambio della struttura del mondo degli italiani all’estero (oggi formata in gran parte da persone di mezza o terza età, ndr) e del suo funzionamento.
L’incontro si svilupperà in una serie di brevi conferenze tenute dai rappresentanti delle realtà italiane in Venezuela tra cui il Console generale Giovanni Davoli; la Console di Caracas, Jessica Cupellini; il presidente della Camera di Commercio venezolano-italiana (Cavenit), Giorgio Trevisi; la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, Luigina Peddi. In programma, inoltre, gli interventi della presidentessa onoraria della Dante Alighieri in Venezuela, Margherita Cavani; del Comites di Maracaibo, Rosario Puleo; del patronato Inca, Giovanni Di Vaira, il direttore del quotidiano italo-venezuelano La Voce d'Italia, Mauro Bafile mentre a rappresentare la Federazione delle associazioni italiane in Venezuela (Faiv), il presidente Mariano Palazzo e il fondatore Salvatore Pluchino.
Fegiv è il risultato di una serie di riunioni svoltesi presso il Centro Italiano-venezuelano di Valencia e presso la Casa d’Italia di Maracay. Come associazione civile, si propone di promuovere le relazioni fra l’Italia ed i giovani italo-venezolani, di creare nuove associazioni e comité di giovani, di coordinare convegni di giovani italiani nel mondo a livello nazionale ed internazionale.
I membri della federazione provengono per la maggior parte dalle città di Valencia, Maracay e Barquisimeto.

Il programma
Si inizia venerdì 28 alle ore 14, con l’inaugurazione del congresso e le parole di apertura di alcune personalità mentre, alle 15, Antonella Pinto presenterà la Federazione e l’evento. La parola passerà poi a Felice Rivalta, presidente del comitatato di assistenza all’emigrante (COM.ASS.EM) che alle 15.30 ricorderà i 150 anni dell’Unità d’Italia con una conferenza dal titolo: “La libertà è un dono che viene del passato, ma vive di futuro”.
Dopo il coffe-break, il Console generale Giovanni Davoli illustrerà struttura, compiti e funzionamento delle istituzioni diplomatiche e delle reti consolari nel suo intervento “Ruolo che svolgono, come funzionano, come si integrano”. Stessa linea per il presidente del Comites di Maracaibo, Rosario Puleo che parlerà dei Comitati per gli Italiani all’Estero (16.45).
Alle 17.15 spazio alla cultura e alle tradizioni italiane con la conferenza della direttrice dell’IIC, “Il riscatto della cultura italiana in Venezuela. Come funziona l’Istituto italiano di Cultura”. Si passerà poi all’economia con l’intervento del presidente di Cavenit, “Origine, funzioni che svolge, sistema di commercio, chi la rappresenta, sezioni” (17.45).
La giornata di sabato verrà aperta dalla presidentessa onoraria della Dante Alighieri che parlerà del “Riscatto della lingua italiana in Venezuela” (9.00). Seguirà l’intervento del direttore della Voce d’Italia incentrato sulla “Importanza dei mezzi di comunicazione italiani in Venezuela. Fruitori dei mezzi di comunicazione” (9.20). Dal canto suo, il presidente del patronato Inca parlerà della “Importanza dell’assistenza sociale, realtà che si vive attualmente” (9.40).
Dopo la pausa caffè, spazio all’ecologia con il biologo Mariano Palazzo e la sua conferenza “La scommessa dei giovani d’oggi: contribuire allo sviluppo sostenibile” (10.15), per poi passare allo sport con l’intervento di alcuni rappresentanti di Fedeciv che parleranno della Federazione dei centri Italo-venezuelani come fulcro canalizzatore delle attività sportive all’interno della comunità giovane italo-venezuelana (10.45). Infine, il fondatore di Faiv, Salvatore Pluchino parlerà di associazionismo in una conferenza dal titolo “Cos’è l’associazionismo? Importanza. Origine del movimento federativo” (11.15).
Dopo il pranzo, alle ore 14 si instaurerà un tavolo di lavoro diretto dalla Console di Caracas e dai direttori di zona della Federazione (Vanessa Zapparrata, Maria Elena Fernandez, Lisanna Leuzzi, Jose Enrique Viviano, Claudio Manganelli, Deborath Vieira, Ricardo Manzanilla, Gian Franco Candelori, Yose Romano). Al termine si leggeranno e si analizzeranno le proposte emerse dai dibattiti.
In serata, alle 20, consegna dei riconoscimenti a tutti i partecipanti al Congresso ed una tipica ‘cena bailable’.

L’iscrizione
Per iscriversi al Convegno, visitare la pagina web www.fegiv.com.
Il costo dell’iscrizione è di 400 BsF, inclusivi di pasti, materiali d’appoggio, certificato di assistenza, festa di chiusura. Nella cifra di 1.000 BsF, invece, si includono anche due giorni e due notti in un hotel a 5 stelle, stanza doppia, regime all inclusive.

Dalla Loren alla Littizzetto, cinema italiano in mostra al Celarg


di Monica Vistali

CARACAS - In occasione delle celebrazioni per la XI Settimana della Lingua italiana nel Mondo, la Fondazione di Studi latinoamericani Romulo Gallego (Celarg) di Caracas ospiterà da questo venerdì 21 la “Mostra di Cinema italiano” che si concluderà giovedì 17 novembre. La kermesse porterà sullo schermo del Cinecelarg 3 le grandi firme della settima arte nostrana (da Visconti a Bertolucci, Fellini e Monicelli) ma anche registi moderni e poco conosciuti che però hanno saputo distinguersi con pellicole che hanno riscosso successo di critica e di pubblico.
Vittorio Gassman, Alberto Sordi, Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Nino Manfredi, Anna Magnani, Diego Abatantuono, Massimo Troisi. E ancora Carlo Verdone, Silvio Muccino, Luciana Littizzetto, Sergio Castellitto, Stefano Accorsi, Giovanna Mezzogiorno, Stefania Sandrelli. Una passerella di attori unici per opere cinematografiche che hanno fatto storia (come dimenticare “La ciociara”, “Amarcord”, “Novecento”, “La dolce vita”, “Venezia, la luna e tu”, “L’armata Brancaleone”, “Mediterraneo”, “Riso amaro”) e altre che in questi anni stanno entrando negli elenchi delle grandi cineteche (“L’ultimo bacio”, “Il vento fa il suo giro”, “Lamerica”, “Cover boy”, “Manuale d’amore”).
Si inizia questo venerdì con “La giusta distanza” (2007), un film drammatico di Carlo Mazzacurati ambientato in un lembo remoto d’Italia alle foci del Po, in un piccolo paese fatto da poche case isolate che una gru sembra avere incongruamente deposto in quel paesaggio piatto e desolato. Su questo scenario evanescente si disegna l’incontro tra Hassan e Mara. Lui è un meccanico tunisino, che con anni di onesto e duro lavoro si è conquistato stima e rispetto, lei una giovane maestra, che una supplenza ha portato lì, in attesa di partire per il Brasile con un progetto di cooperazione...
Doppia programmazione per tutte le pellicole (ore 17 e ore 19).

Buon compleanno Italia! - XI Settimana della Lingua Italiana nel Mondo


Di Monica Vistali

CARACAS - Esposizioni, corsi, cinema e teatro. È una XI Settimana della Lingua Italiana nel Mondo straripante di iniziative quella organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Caracas. La manifestazione, che mira alla diffusione e alla promozione della lingua e della cultura italiana, quest’anno è incentrata  sui 150 anni dell’Unità d’Italia, da qui il titolo “Buon Compleanno Italia!”.
Si inizia oggi alle 17 con una visita guidata alla mostra “150 saluti e baci”, un percorso storico-emotivo attraverso il mondo delle cartoline, dei francobolli e delle monete che riflettono il carattere, le tendenze e le passioni degli italiani attraverso il XX secolo. L’esposizione, organizzata dall’IIC e ospitata presso la sede dell’Istituto, raccoglie oltre 400 cartoline originali delle varie epoche - molte provenienti dall’archivio della famiglia Collorni - che raccontano 150 anni di unità nazionale.
Domani, alle 18, cineforum presentato da Luca Marfé sul film “Noi credevamo” di Mario Martone, che porta sullo schermo il Risorgimento italiano visto attraverso le vicende di tre ragazzi del Sud affiliati alla Giovine Italia.
Venerdì, sempre alle 18 e sempre negli spazi dell’IIC, l’ambasciatore d’Italia in Venezuela, Paolo Serpi inaugurerà la Biblioteca dell’Istituto intitolata ad Antonio Panizzi, uomo di lettere riconosciuto a livello internazionale e grande patriota (nel 1868 fu nominato Senatore del Regno d’Italia), inventore del primo catalogo sistematico basato sulle 91 regole di Catalogazione da lui formulate nel 1841, alla base dell’ISBD del XXI secolo e dello standard di descrizione delle risorse in formato elettronico Dublin Core. Una conferenza ripercorrerà la vita e il lavoro del bibliotecario e bibliografo Panizzi, ricordato anche per essere stato un importante direttore della biblioteca del British Museum.
Sabato 22 (alle 22) e domenica 23 (alle 20), presso la sede del Teatro premium Los Naranjos si presenteranno invece gli attori della compagnia italiana “Improteatro”, per il primo Incontro Mondiale di Improvvisazione teatrale, organizzato dall’Asociación Cultural Akéké Circo-Teatro. La squadra italiana, oltre a partecipare al Match di Improvvisazione, presenterà un proprio spettacolo di Long Form, diretto da Omar Galvan. Gli improvvisatori che sbarcheranno in terra venezuelana sono Fabio Degipo (di Padova), Giusi Lo Coco (Brianza), PierPaolo Buzza (Roma), Fabio Ambrosini (Ancona), Andrea Massironi (Milano), Andrea Campelli (Bologna).
Domenica alle ore 11, infine, nella sala 8 di Cines Unidos del centro commerciale Líder, spazio alla comicità con lo spetacolo di Laureno Marquez “Con Humore... per la mattina”.
Oggi e domani segue il corso di aggiornamento per professori d’italiano iniziato ieri (dalle 9 alle 13 presso la sede dell’Istituto), “Un approccio ludico all’insegnamento dell’italiano come lingua straniera”.
Nata nel 2001 su iniziativa dell’Accademia della Crusca in cooperazione con il Ministero degli Affari Esteri, lla Settimana della Lingua coinvolge gli Istituti di Cultura, le Ambasciate e i Consolati, i comitati della Società Dante Alighieri, i Lettorati universitari, le Scuole di italiano nel mondo e varie associazioni di italiani all’estero, che organizzanno incontri ed eventi legati all’Italia e al tema della settimana.
Per maggiori informazioni, Istituto Italiano di Cultura (Avenida San Juan Bosco, tra la 5ta e 6ta transv. Quinta Maria (scendendo dalla Clínica El Avila - 5ta casa a desta) Urb. Altamira – Caracas), tel. (0058-212)  267.9143 - 267.0440.