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lunedì 31 ottobre 2011

Ancora critiche dagli italo-venezuelani alla puntata 'Venezuela Violento' della Rai


 Qui di seguito un'altra lettera diretta al programma "Italia chiama Italia" di Rai Internazionale, dopo la trasmissione della puntata "Venezuela violento" dedicata al tema dell'insicurezza nel Paese latinoamericano. A scrivere è un italiano residente da anni in Venezuela. 
Qui i link delle 'puntate precedenti':


Ho avuto la fortuna di non vedere la trasmissione di Italia Chiama Italia, trasmessa il 5 ottobre scorso da RAI International; ma purtroppo ho letto la protesta che il signor Giuseppe Tramonte vi ha spedito, protesta che mi è stata fatta arrivare tramite un amico sempre attento alle menzogne che contro la mia Patria si fanno circolare in Italia.
Signori (si fa per dire educatamente), sono figlio di un emigrante italiano che ha perso una gamba durante la seconda guerra mondiale difendendo la sua Patria; da lui ho imparato ad amare la mia Patria come lui amò la sua fino al giorno della sua morte, ho anche imparato ad amare e rispettare la Patria di mio padre come come lui amò e rispettò il paese che gli aprì le braccia e gli diede tutto per costruirsi un futuro per lui e la sua familia oltre che una Patria per i suoi figli.
È per rispetto alla memoria di mio Padre (così con P maiuscola perché lui era un essere umano con tutte le maiuscole) che scrivo queste linee, anche se sono sicuro che ai responsabili faccia tosta di simile escremento giornalistico com’è stata la puntata di “Italia Chiama Italia” del 5 ottobre, non importerà un corno la mia opinione e faranno finta che non esisto.
Come ho gia detto, non ho visto il programma in questione, ma non ho nessuna ragione per dubitare di quello che dice il signor Tramonte perche non è la prima volta che vedo menzogne  contro la mia Patria dette o scritte da certa stampa e certi mezzi radioelettrici di comunicazione; tuttavia, nel supposto negato che il signor Tramonte esagerasse, basterebbe che fosse vero soltanto il dieci per cento di quello che lui dice per poter definire questa puntata di “Italia Chiama Italia” come un pezzo di schifosa diffamazione e ingiuria degna solo di vomitarci sopra. Del resto, credo che il signor Giuseppe ha lasciato ben poco da aggiungere da parte mia, salvo i sentimenti che la sua critica mi ha provocato riguardo al comportamento di questi  delinquenti di “Italia Chiama Italia”, comportamento che è stato avvalato dalla RAI, tutta la quale ne diventa complice al momento che accetta di trasmettere simili menzogne.
Forse il mio linguaggio vi sembrerà troppo forte per i vostri delicati occhi di Europei abituati a pensare di noi latinoamericani come subumani indegni di dirigervi la minima critica, ma credetemi quando vi dico che non è nemmeno la centesima parte di ciò che avrei voluto scrivervi, ma non l’ho fatto solo perché sono troppo educato per portare tanto lontano l’espressione sincera dei miei sentimenti verso gente che disonora l’Italia con le sue menzogne contro paesi e popoli che cercano di costruirsi un futura di libertà e sovranità che ci è stato negato a noi durante tre secoli di colonizzazione europea seguiti da altri due di neocolonizzazione europea e statunitese.
Quando sarete capaci di mandare in Venezuela e in America latina dei veri giornalisti, che abbiano etica e che cerchino sinceramente di avvicinarsi alla verità della nostra Rivoluzione (Insisto! La verità! Perche non ci interessano neanche gli adulatori disposti a vedere solo il lato positivo e negare quello che ancora dobbiamo corregere), potremo scrivere le lodi che mi piacerebbe scrivere sulla televisione della Patria di mio Padre e avere un vero dialogo fra gente disposta a conoscere la verita l’uno su l’altro.
Attentamente ma disgustosamente,
Goffredo Ruscino Visicchio

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